E IL REPARTO DI RAFFINAZIONE DELLE CENERI
1° GENNAIO 2016 - Il Dipartimento dei Servizi di Tutela e Valorizzazione dell'Ambiente della Città Metropolitana di Roma Capitale (Ex Provincia) ha Determinato la chiusura definitiva del reparto di incenerimento dei rifiuti a base di catalizzatori esausti a partire dal 1° gennaio 2016 e anche la chiusura del reparto di raffinazione delle ceneri a partire dal 1° febbraio 2016, su richiesta della Basf. Per maggiori dettagli si allega la Determinazione ufficiale al seguente link:
Determinazione Dirigenziale n. 6245 del 22 dicembre 2015 (84 Kb .pdf)
E' con grande soddisfazione che i Cittadini e i Comitati considerano conclusa una vicenda durata tanti anni e che ha avuto come obbiettivo primario la delocalizzazione dell'inceneritore di rifiuti tossici e pericolosi, incompatibile con il territorio densamente abitato, nonché il reparto di raffinazione delle ceneri dove si utilizzavano elevati quantitativi di sostanze tossiche e pericolose, e venivano prodotte acque reflue industriali versate in grandi quantità nell'Aniene. Inoltre, la chiusura dell'inceneritore, insieme all'eliminazione dello stoccaggio dei rifiuti (catalizzatori esausti), erano anche le fonti di rischio espresse dalla ASL RMB nel suo parere negativo all'A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale).
Tuttavia è lecito chiedersi se, e se sì in che misura, la
decisione della Basf di delocalizzare l’inceneritore dei rifiuti (catalizzatori
esausti) e del reparto di raffinazione delle ceneri, sia stata in qualche
modo influenzata da tutto quanto è emerso negli ultimi 15 anni di lotta dei
Cittadini puntualmente riportato nel presente sito. In sintesi i fatti più
rilevanti, anche recenti, sono stati: il parere negativo della ASL RMB all’A.I.A. per
l’inceneritore e per lo stoccaggio di 110-120 ton. di rifiuti; alcuni risultati
delle indagini epidemiologiche non ultima quella del gennaio 2015 dal titolo
“Valutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente
in prossimità dello stabilimento BASF Italia Srl”; la recente sentenza del TAR Lazio
che ha impedito
In che misura questi avvenimenti abbiano influenzato le
decisioni della Basf sulle delocalizzazioni, lo sa solo la Basf.
E DEL REPARTO DI RAFFINAZIONE DELLE CENERI
DAL 1° GENNAIO 2016
22 settembre 2015 - La BASF ha deciso la delocalizzazione all’estero delle sue attività di incenerimento dei rifiuti tossici e nocivi e di raffinazione delle ceneri. Un evento che giunge dopo decenni di battaglie dei Cittadini per difendere il proprio diritto alla salute, tra gli interessi della potente multinazionale e l’inettitudine della classe politica locale.
13 maggio 2015 - Il Dipartimento di
epidemiologia del Lazio (DEP) ha recentemente concluso un’indagine
epidemiologica dal titolo “Valutazione epidemiologica
dello stato di salute della popolazione residente in prossimità dello
stabilimento BASF Italia Srl”. In sintesi, l’indagine –
che guarda al periodo 2001-2012 ed utilizza metodologie molto più efficaci di
quelle adottate in passato - mostra
nuove evidenze per la salute degli abitanti di Settecamini e Case
Rosse.
L’indagine
evidenzia scientificamente una nuova evidenza: ci
si ammalerebbe di più nell’
Al seguente link tutto il rapporto dell'indagine:
Valutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente in prossimità dello stabilimento BASF Italia SrlL’obiettivo, come previsto nel parere del Sindaco del 15
ottobre 2009 all’AIA concessa il 31/12/2009, resta quindi la delocalizzazione
dello stabilimento, o almeno dell’inceneritore e del reparto di raffinazione
delle ceneri, che sono i processi più inquinanti e che contribuiscono solo al
20% circa della produzione industriale di catalizzatori della Basf.
22 Aprile 2015 - il Quotidiano IL TEMPO di Roma così titola un suo articolo: "Basf: il pm ne indaga altri due - Abuso d'ufficio e falso per due funzionari della Provincia di Roma". L'articolo riporta “si allargano gli accertamenti investigativi del sostituto procuratore Alberto Galanti, che ha firmato una nuova proroga di indagini tutta dedicata all’operato dei due funzionari pubblici. Stando a quanto emerso, avrebbero firmato un’autorizzazione ritenuta «illecita» relativa alla costruzione e all’utilizzo di un inceneritore all’interno dell’azienda. Gli investigatori ipotizzano che l’atto in questione sia stato rilasciato grazie a una presunta forzatura giuridica che – è l’ipotesi tutta verificare – sarebbe stata tutta a vantaggio dell’azienda. Il fronte investigativo, inoltre, è anche su un altro aspetto: i materiali che sarebbero finiti in questo inceneritore. Il pubblico ministero intende accertare se siano state bruciate altre sostanze diverse da quelle per le quali c’era l’autorizzazione.”. Al seguente link tutto l'articolo:
Articolo de IL TEMPO di Roma del 22 aprile 2015
Il tutto avviene in un contesto, quello di Settecamini - Case Rosse dove le condizioni di salute dei cittadini sono drammaticamente peggiori di quelle di altre aree di Roma, come confermano varie indagini epidemiologiche tra cui una del 2007 (quindi precedente alla costruzione delle case a ridosso dell’inceneritore) che evidenzia un quadro oggettivamente preoccupante nel periodo 2001-2005. Il Comitato di Quartiere di Case Rosse, venuto a conoscenza di quello studio, lo ha come al solito analizzato attentamente e ha elaborato una relazione disponibile al seguente link:
Relazione dei Comitati sull'indagine epidemilogica del DEP Lazio per i quartieri di Roma del 2007 ( 710 Kb .pdf)
16 febbraio 2015: La Provincia di Roma ha pubblicato la relazione finale dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sui controlli all’esterno dello stabilimento Basf in data 13 gennaio 2015. Le assurde, quanto attese, conclusioni dell’ISS hanno costretto i Comitati e l’Associazione Raggio Verde a elaborare una loro contro-relazione in cui “smontano” punto per punto la relazione finale dell’ISS gravemente carente nelle modalità operative, contraddittoria nelle conclusioni e, quindi, inefficace e destituita di ogni validità rispetto all’obiettivo dei controlli.
Pertanto alla luce di tutto quanto riportato nella contro relazione dei
Comitati, l’indagine realizzata dall’ISS deve essere invalidata e di
conseguenza:
1) Deve essere sospesa l’AIA
concessa il 30 dicembre 2011 perché ancora oggi priva di dati certi
sull’inquinamento della BASF.
2) Devono essere restituiti i
100.000 € percepiti dall’ISS per non aver rispettato tutti i termini della
convenzione.
3) I funzionari della Provincia di
Roma, per competenza, risponderanno alla Corte dei Conti ed alla Magistratura
per eventuali inadempienze in merito alla vigilanza per il rispetto dei termini
della convenzione.
4) Il Sindaco di Roma
dovrà finalmente salvaguardare la salute dei cittadini installando subito una
centralina di controllo polifunzionale permanente nell’area attigua allo
stabilimento
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Il 22 novembre 2014 si è tenuta un’Assemblea Pubblica a Case Rosse dove si è parlato della Basf e del quartiere. Al seguente link il filmato con una sintesi degli interventi:
La Basf ha deciso di convocare separatamente in Azienda alcune testate giornalistiche locali per raccontare la sua realtà. Ai Comitati risulta che abbiano risposto all'appello due giornali: La Fiera dell'EST e il TIBURNO.
Il 21 novembre 2014
Si ricorda che nel 2008 lo stesso giornale aveva accettato di pubblicare una pagina promozionale della Basf senza indicarne il carattere pubblicitario. Ai seguenti
link i due articoli:
Articolo de La Fiera dell'EST del 21 novembre 2014 con i commenti dei Comitati (pdf 72 kb )
La pagina pubblicitaria della Basf su La Fiera dell'EST dell'ottobre 2008 (pdf 288 kb )
1) La Basf ha iniziato a bruciare i nuovi rifiuti
pericolosi autorizzati dalla Provincia prima della sentenza del TAR e sospesi solo dopo!!!
La Basf dichiara “al momento non abbiamo necessità a lavorare con quei volumi”, scelte di “business” che se il TAR non
avesse “limitato” non si sarebbero però fermate. In pratica la Basf
minimizza la sentenza del TAR.
2) ”Solo con un piano d’investimento possiamo
pensare di ingrandirci e quindi di spostarci - conclude l’A. D. della Basf – ma
non necessariamente a
Articolo del TIBURNO del 25 novembre 2014 (pdf 2,27 Mb )
15 Novembre 2014: il Quotidiano IL TEMPO di Roma così titola un suo articolo, poi aggiunge:Traffico illecito di rifiuti e inquinamento
delle acque. Sono i reati ipotizzati dalla Procura della Repubblica di Roma,
che ha iscritto nel registro degli indagati 10 persone, tra funzionari della
Basf, leader nella produzione di catalizzatori chimici a base di metalli
preziosi, e di alcune società che eseguivano analisi chimiche. Coinvolti anche
dirigenti della Provincia di Roma. Leggi tutto l'articolo al seguente link:
Articolo de IL TEMPO di Roma del 15 novembre 2014
Documento dell'I.S.S. del 29 maggio 2014 con commenti dei Comitati ( 710 Kb .pdf)
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Sentenza del TAR del Lazio del 31 ottobre 2014 (pdf 3.241 kb )
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29 Ottobre 2014: ENRICO STEFANO, Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle, presenta una nuova interrogazione urgente al Sindaco di Roma IGNAZIO MARINO con due rischieste precise:
1) Entro quali tempi intendA avviare a conclusione il tavolo per la delocalizzazione
2) Se intenda emettere ordinanza di chiusura dell'inceneritore e dei raparti
di raffinazione delle ceneri dello stabilimento della società BASF Italia Spa
di via di Salone di Roma
Riteniamo che questa interrogazione giunga opportuna dal momento che le richieste dei Comitati restano abitualmente senza risposta. Per questo ringraziamo il Consigliere di M5S Enrico Stefano. Di seguito il link all'interrogazione.
Interrogazione del Consigliere Enrico Stefano al Sindaco Marino (.pdf 261 kb )
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Oggetto:
- Istanza urgente al Sindaco Marino per la conclusione del tavolo di
trattativa tra
- Richiesta di Ordinanza di chiusura immediata dell’ inceneritore e dei
reparti di raffinazione delle ceneri di detto impianto.
- Attribuzione di responsabilità per il loro operato ai funzionari
politici ed amministrativi competenti per le autorizzazioni e i controlli sulle
attività dello stabilimento Basf o per le indagini ambientali ed
epidemiologiche, in relazione alle sue incompatibilità con gli abitanti esposti
alle ricadute degli inquinanti.
Istanza al Sindaco MARINO e Attribuzione di responsabilità alle ISTITUZIONI per la vicenda BASF (pdf 247 kb )
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Articolo del quotidiano LA REPUBBLICA del 30 settembre 2014 (pdf 247 kb )
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L’11 settembre 2014 il quotidiano
Il
15 agosto 2014 IL MESSAGGERO ha
pubblicato un articolo dal titolo: “<<Acqua contaminata con
ceneri e
scorie>> Sigilli allo scarico
Basf”. Qui viene segnalato, tra l’altro, che “Il PM
ha formalmente iscritto nel registro degli indagati Direttore e
Gestore dello Stabilimento compresi due funzionari della Provincia di
Roma che
avrebbero omesso molte cose”.
In realtà la Provincia, su segnalazione della Magistratura, a
giugno
In pratica, la sospensione dello stoccaggio dei rifiuti pericolosi e non (catalizzatori
esausti) e la sospensione di alcuni scarichi
di acque reflue industriali interessano due importanti attività della Basf:
1) Il ciclo di incenerimento dei
catalizzatori esausti (rifiuti) e 2)
I processi chimici della raffinazione delle loro ceneri durante i quali
vengono utilizzate centinaia di tonnellate di sostanze tossiche e pericolose e
infine create elevate quantità di acque industriali versate nell’Aniene.
Questi due processi dello
stabilimento di Roma sono i più
inquinanti in assoluto, tanto è vero che la Magistratura è intervenuta su
di essi con una parziale sospensione dell’AIA.
EBBENE, la QUANTITÀ DI
METALLI PREZIOSI che la BASF recupera dalle ceneri provenienti dai
catalizzatori esausti bruciati rappresenta solo il 20% circa dei metalli
preziosi utilizzati per produrre i catalizzatori freschi, l’altro 80%, secondo
l’Azienda, deriva da acquisti.
Quindi LA SOLUZIONE a tutti i
problemi è semplice: la DELOCALIZZAZIONE
sia dell’INCENERITORE di catalizzatori esausti che della RAFFINAZIONE delle loro
ceneri.
Il 30
maggio 2014 centinaia di cittadini si sono riversati nelle strade per
manifestare il loro forte grido di dissenso contro
Non
Per troppo tempo si è perpetuata questa ignominia della ragione, del diritto
civile, del diritto alla salute. Le vicende di queste ultime settimane
testimoniano che la magistratura sta arrivando, mettendo in luce ciò
che le istituzioni in questi anni non sono state in grado di
contrastare.
Ora facciamo in modo che anche la
Politica ci ascolti!
La cortina fumogena alimentata dal
silenzio e l’omertà delle persone si sta diradando.
Un movimento forte di coscienze civili
sta nascendo per opera dei comitati di cittadini che si uniscono per far
sentire ancora più forte la loro voce.
Questo è recentemente accaduto con la protesta che i cittadini hanno fatto a Settecamini
Questo è accaduto venerdì 30 maggio con
i comitati di Case Rosse, Settecamini,
La giustizia farà il suo corso, ma i suoi tempi sono lunghi. Quelli della
politica possono essere brevi o lunghi a seconda della pressione che NOI
Cittadini mettiamo sulle Istituzioni.
Un grazie a tutti quelli che hanno
lottato e lottano per migliorare il nostro domani, il futuro dei nostri figli.
19 maggio 2014: La
Sotto il profilo giudiziario, due dirigenti della BASF risultano indagati per avere, si legge nel
capo di imputazione, «...gestito ingenti
quantitativi di rifiuti mediante illecita attribuzione di codici CER (Catalogo Europeo
dei Rifiuti) in uscita dall'impianto al fine di consentirne lo smaltimento in
assenza di autorizzazione specifica», nonché per aver «contaminato terreni e falde acquifere circostanti e sottostanti l'area
interessata dallo stabilimento» ed aver «aperto un nuovo scarico
discontinuo di acque reflue industriali senza autorizzazione (…omissis…)».
13 maggio 2014: BLITZ di 150 Agenti tra Vigili della
Polizia locale, della Polizia Provinciale e tecnici dell’ARPA nel sito BASF di
via di Salone, disposto dalla Procura di Roma è iniziato nelle prime ore della
mattina e fino a tarda sera c’era ancora un importante dispiegamento di forze
dell’ordine davanti ai cancelli.
Si tratta di una notizia molto
importante, segno evidente che sta andando avanti l’inchiesta avviata a seguito
degli esposti alla magistratura di Comitati e Cittadini in questi anni.
All’operazione hanno dato risalto
numerose testate giornalistiche, RAI3 e TV e radio locali. Nel seguente
documento sono ripostati alcuni link agli articoli di stampa:
18 Marzo 2014: Ricordate che il 24 febbraio (vedi in basso) gli Assessori del Comune di Roma all'Ambiente, Estella Marino, e alla Salute , Rita Cutini, avevano scritto ai dirigenti competenti della Provincia, dell'Istituto Superiore di Sanità, della ASL e dell'ARPA chiedendo di dare risposte certe alle osservazioni dei Comitati? Ebbene, solo la ASL RMB ha risposto con copia ai Comitati confermando tutte le motivazioni per le quali aveva espresso parere negativo all'Autorizzazione dell'inceneritore della Basf nel marzo 2009. Dobbiamo riconoscere al Dr. Fabrizio Magrelli, Direttore del SISP della ASL RMB, la sua indiscutibile onestà morale, trasparenza e competenza professionale. Nei seguenti documenti trovate tutte le informazioni che confermano questo alto riconoscimento:
Risposta della ASL RMB alla lettera degli Assessori all'Ambiente ed alla Salute del Comune di Roma del 18 marzo 2014 (pdf 612 kb )Tra i tanti punti oggetto del giudizio presentati dalle parti, ce n'è uno, pregiudiziale, rivolto a respingere l'intero ricorso del Comitato, cioè quello della legittimità del Comitato a opporsi. Sia la Basf che la Provincia si sono appellati a questo punto, come era prevedibile, ma solo LA PROVINCIA LO HA FATTO IN MODO PROVOCATORIO E SCORRETTO rapportando il numero dei Soci del Comitato prima agli abitanti di tutto il IV Municipio, 0,04%, e poi a quelli di tutto il Comune di Roma, 0,0027% come se noi affermassimo che l'inquinamento della Basf fosse esteso a tutto il IV Municipio e, ancora peggio a tutta Roma. Ma la maggiore provocazione sta nel fatto che i funzionari della Provincia, pagati con i nostri soldi, dopo aver concesso alla Basf tutto ciò che essa ha richiesto, senza tenere conto delle osservazioni di Comitati e Cittadini, quantomeno dovrebbero permettere un giusto confronto davanti ai giudici, invece di cercare di impedirlo.
"L'ARIA PULITA" (canzoncina per
bambini)
Ogni dì nel mio giardino, … veniva
un uccellino, … come fu, come non fu, … ma lui qui non viene più!
Chissà perché di notte, … mi pizzica
la gola, … e sento strani odori, … su!, dite una parola! …
Non so cosa succede, … all'aria che
respiro, … un bimbo ve lo chiede, … non mi prendete in giro!
E' qui che conduciamo, … l'unica
nostra vita, … per questo pretendiamo … che l'aria sia pulita!
12 Febbraio 2014: Comitati e Cittadini per anni hanno continuato a denunciare a TUTTE le ISTITUZIONI competenti le modalità con cui venivano effettuati i controlli e concesse le Autorizzazioni alla Basf senza mai avere alcun riscontro. Si aveva la netta sensazione che nessuno si degnasse di leggere i documenti dei Comitati e dei Cittadini. OGGI, per la prima volta, gli Assessori del Comune di Roma all'Ambiente, Estella Marino, e alla Salute , Rita Cutini, interrompendo un passato di connivenza o indifferenza, hanno scritto, nero su bianco, ai dirigenti competenti della Provincia, dell'Istituto Superiore di Sanità, della ASL e dell'ARPA chiedendo di dare risposte certe alle osservazioni dei Comitati. Trovate tutte le richieste nel seguente documento:
Lettera degli Assessori all'Ambiente ed alla Salute del Comune di Roma (pdf 92 kb )Gennaio 2014: Contro la decisione della Provincia dell'aumento ingiustificato dei RIFIUTI PERICOLOSI E NON, l'Avv. Vittorina Teofilatto dell'Ass. RAGGIO VERDE chiede al TAR del Lazio, a nome del Comitato di Quartiere di Case Rosse, il patrocinio gratuito per presentare RICORSO, e, cosa molto rara, lo ottiene.
_______________________Febbraio 2014: Invia MAIL di PROTESTA ALLE ISTITUZIONI secondo le ISTRUZIONI indicate nel seguente documento:
ISTRUZIONI per le MAIL alle ISTITUZIONI (pdf 92 kb )Febbraio 2014: Leggi, stampa e diffondi il Volantino disponibile in duplice copia al seguente link:
VOLANTINO dei Comitati per le Assemblee di Cittadini (pdf 130 kb )
Dicembre 2013: La Provincia di Roma, su richiesta della BASF, ha
1) aumentato
i rifiuti pericolosi da bruciare
nell’inceneritore da 240t/anno a 850t/anno
2) aumentato
i rifiuti totali, sempre da bruciare
nell’inceneritore, da 1100t/anno a 1600t/anno.
3) autorizzato
il trattamento di CATALIZZATORI ESAUSTI
LIQUIDI, che prima non erano autorizzati.
Una decisione gravissima di chi negli ultimi anni avrebbe dovuto fare qualcosa per tutelarci, in prima fila LE ISTITUZIONI.
Rimandiamo al seguente documento tutti i dettagli:
Documento di denuncia contro le Istituzioni con tutti i dettagli del caso (pdf 126 kb )
________________________22 Novembre 2013: Il Sindaco di Roma IGNAZIO MARINO ha incontrato i Comitati per ascoltarli sulla problematica BASF. Con l'occasione i Comitati hanno consegnato il volume della PETIZIONE con le 3.321 firme. Erano presenti, oltre al Sindaco ed al suo staff: l’Assessore alla Trasformazione Urbana, Prof. Giovanni Caudo, l’Assessore all’Ambiente, Dott.ssa Estella Marino, l’Assessore alla Salute, Dott.ssa. Rita Cutini e il Presidente del IV Municipio, Dott. Emiliano Sciascia. Alla fine del dibattito il Sindaco si è detto disponibile ad avviare a breve due tavoli di lavoro con la partecipazione dei Comitati: un tavolo, di competenza dell'Ass. alla Trasformazione Urbana, si occuperà della delocalizzazione dell'inceneritore o dello stabilimento e l'altro, di competenza degli Assessori all'Ambiente ed alla Salute, si occuperà degli aspetti sanitari e della sicurezza ambientale.
________________________Ottobre 2013: La Provincia aveva concesso l'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) alla Basf per sei anni, condizionandola ai risultati di una indagine ambientale all'esterno del suo stabilimento di Roma in via di Salone n. 245, condotta dall'Istituto Superiore di Sanità. I Comitati subito si sono opposti alle modalità con cui sarebbero stati condotti i controlli perchè ritenuti inefficaci allo scopo. Infatti essi sono cominciati con molto ritardo, con passo incerto, obiettivi poco chiari ed un approccio tutt’altro che trasparente. Una conferma sui dubbi è avvenuta quando i Comitati hanno scoperto che i dati delle emissioni sul camino dell’inceneritore, pubblicati dalla stessa BASF, indicavano che alcune sostanze inquinanti, ma in particolare le polveri, sulle quali l'ISS svolgeva la maggior parte dei controlli, avevano subito una drastica riduzione, fino all'azzeramento in alcuni mesi.
Tutto questo proprio a cominciare da Settembre 2012, data formalmente indicata per l’inizio dei controlli dell’ISS. Inoltre, alcuni cittadini hanno segnalato che nel periodo dei controlli non avvertivano più i soliti cattivi odori. Abbiamo inoltrato alle Autorità competenti varie richieste di spiegazione di tali fenomeni, purtroppo senza ottenere risposta. Era evidente che in questa situazione i risultati dei Controlli avrebbero indicato risultati nella norma senza nessun rischio per la popolazione, quindi l’AIA sarebbe stata confermata. Per questo i Comitati hanno promosso una PETIZIONE POPOLARE per chiedere la sospensione dei controlli dell'ISS e l'installazione di una centralina polifunzionale permanente nell'area artigianale vicina allo stabilimento ed alle abitazioni ottenendo 3.321 FIRME di Cittadini
Luglio 2013: Il Consigliere Comunale ENRICO STEFANO, neo eletto del Movimento 5 Stelle, presenta una interrogazione al nuovo Sindaco di Roma IGNAZIO MARINO ponendo una serie di quesiti sulla vicenda BASF.
Interrogazione del Consigliere Enrico Stefano al Sindaco Marino (.pdf 66 kb )
La BASF, venuta a conoscenza dell'interrogazione, presenta subito un
suo documento al Sindaco Marino con il quale esprime le sue
osservazioni e valutazioni su alcuni contenuti dell'interrogazione. il
Consigliere Stefano ha messo a disposizione del pubblico tale
documento:
Documento della Basf in merito all'interrogazione del Consigliere Stefano (.pdf 807 kb)
I Comitati, venuti a conoscenza della lettera della BASF al Sindaco e ritenendone i contenuti fuorvianti o quantomeno insufficienti per consentire al Sindaco MARINO di farsi un'idea chiara della situazione, hanno a loro volta presentato un loro documento:
Settembre 2013. L'Assessore all'Ambiente del Comune di Roma, Estella Marino, risponde all'interrogazione del Consigliere Enrico Stefano sottolineando che il processo di delocalizzazione è inevitabile e va portato avanti. Inoltre cita la Conferenza dei Servizi del 24/05/2013 al fine di esaminare la proposta di riesame della stessa AIA da parte dell'ARPA Lazio e fa riferimento al nuovo aggiornamento dell'AIA che la Provincia avrebbe definito entro il 31/12/2013. In pratica il Comune di Roma era già al corrente delle intenzioni della Provincia di concedere gli aumenti delle quantità di rifiuti pericolosi e totali da bruciare nell'inceneritore, cosa che poi è avvenuta regolarmente, venendo meno al dovere di opporsi per salvaguardare la salute dei cittadini come previsto dalla legge vigente:
Giugno 2013: Leggi il Volantino al seguente link:
VOLANTINO dei Comitati per i Cittadini (pdf 1,11 Mb )All'inchiesta di Gianluca Martelliano sulla BASF, trasmessa da Rai Neews 24 il 23 agosto 2012, segue il 27 settembre 2012 una serie di interviste di Rai3 - Buongiorno Regione davanti allo stabilimento della Basf:
L'inchiesta di Gianluca Martelliano, trasmessa da Rai Neews 24 il 23 agosto 2012, si occupa del caso dell'inceneritore di Case Rosse, a Roma, di fronte al quale hanno costruito un asilo nido e centinaia di unità abitative. L'impianto, di proprietà del colosso mondiale BASF, brucia sostanze chimiche a base di metalli preziosi (platino e palladio). Si trovava nel bel mezzo del nulla, poi, nel 1998, sono stati cambiati i piani di zona e nel 2006 sono stati realizzati appartamenti a 68 metri dallo stabilimento. Dal 2008 è stato aperto un asilo nido. La regia è di Roberto Carotenuto.
Giugno-Luglio
2012:
L'Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) rilasciata alla Basf ed al
suo inceneritore il 30 dicembre 2011 dalla Provincia di Roma è condizionata ai
risultati del Piano di monitoraggio all'esterno dello stabilimento. Il 12 luglio
scorso sono stati convocati i Comitati, insieme ai sindacati dei lavoratori
della Basf, con lo scopo di illustrare tale Piano da parte dell'Istituto
Superiore di Sanità (I.S.S.) e che dovrebbe partire a Settembre. I Comitati e
CODICI NON hanno condiviso gli obiettivi e le modalità di
esecuzione del piano ed hanno presentato una memoria con le loro
osservazioni ben articolate:
Giugno 2012 - A
plant owned by the chemical company BASF in a suburb of
Maggio
2011:
L'Associazione CODICI - Centro per i Diritti del
Cittadino ha accettato di tutelare Comitati e Cittadini di Case
Rosse e Settecamini, in tutte le Sedi, soprattutto giudiziarie con patrocinio
gratuito, nella lunga battaglia contro l'inquinamento ambientale del nostro
territorio. CODICI è una delle più importanti Associazioni per il consumatore
che opera da anni con molte sedi a livello nazionale affrontando tutte le
problematiche dei cittadini e soprattutto quelle AMBIENTALI. Per conoscere
meglio CODICI collegatevi ai seguenti Link:
Il 30 dicembre 2011 la Provincia di Roma, ha
concesso l’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) definitiva per 6 anni allo stabilimento di Roma della Basf Italia
srl (Basf) ed al suo inceneritore.
Tale A.I.A. ha rappresentato l’esito finale di una controversia
durata
10 anni tra l’Azienda, gli Enti preposti, i Cittadini e i
Comitati. In
pratica la sua concessione era prevista entro il settembre 2007, ma
l’istruttoria si è conclusa solo il 30 dicembre 2011, dal
momento che l'A.I.A. concessa l’11 dicembre 2009 era
provvisoria e a tempo determinato perché
condizionata dai risultati del Piano di monitoraggio
dell’Istituto Superiore di Sanità (I.S.S.) che il Comune
non
ha mai realizzato.
L’A.I.A.
è stata concessa
senza avere prima accertato i rischi a cui sono esposti, per primi, le
335
famiglie e l’asilo nido attigui allo stabilimento e, a seguire
tutti gli altri abitanti di Case Rosse e Settecamini e i
lavoratori del Polo Tecnologico.
La Basf ha ottenuto l'A.I.A. nonostante non le fosse stato concesso il rinnovo del Certificato
Prevenzione Incendi (CPI) fin dal 2006 da parte del Comando dei Vigili del Fuoco
(VVF) e la ASL RMB non le avesse volturato l’Autorizzazione Sanitaria per le Industrie
Insalubri fin dal 2004.
Dalla documentazione presentata
L'Autorizzazione Integrata ambientale è stata concessa alla Basf nella Conferenza dei Servizi del 12 dicembre 2011 nonostante fossero assenti tutte le Istituzioni invitate ed in particolare il Comune di Roma, l'Agenzia per la Salute Pubblica, ASL RMB, e l'Agenzia Regionale per l'Ambiente, ARPA Lazio. Erano invece presenti DUE funzionari della Provincia e DUE funzionari della BASF Italia srl. Anche se la legge lo consente, non si giustifica l'assenza di coloro che dovevano tutelare la salute dei cittadini e l'ambiente. Infatti nel dibattito della Conferenza. la Provincia ha autorizzato la Basf a sperimentare i catalizzatori a base di nichel, nonostante l'elevata allergenicità di questo metallo.
Verbale della Conferenza dei Servizi del 12 dicembre 2011 (pdf 3.263 kb)Il
Comune di Roma ha inviato il suo parere per fax in fase di
chiusura della Conferenza dei Servizi allegando la BOZZA del "Progetto per monitoraggio impatti igienico sanitari Basf" predisposto dall'Istituto Superiore di Sanità e mai realizzato.
1) Con la Diffida al Presidente delle Provincia di Roma, On. Zingaretti, del 3 marzo 2011 i Comitati chiedevano l'annullamento dell'Autirizzazione (AIA) per mancata applicazione delle condizioni per le quali era stata rilasciata.
Diffida dei Comitati per l'annullamento dell'A.I.A. rilasciata a dicembre 2009 (pdf 38 kb)
2) Con il documento dell'11 novembre 2011 in cui chiedono la delocalizzazione dell'inceneritore. Nel caso di rifiuto della Basf a sedersi intorno ad un tavolo per la trattativa, i Comitati chiedono di avviare una procedura di VALUTAZIONE D'IMPATTO AMBIENTALE (V.I.A.) MAI REALIZZATA per questo stabilimento.
Studio di Monitoraggio dei Cittadini sulla Qualità dell'Aria (pdf 1470 kb)
Simulazioni delle ricadute degli inquinanti dell'inceneritore Basf nell'arco di un anno (pdf 3284 kb)
Simulazione delle ricadute dell'inceneritore Basf nel mese di giugno 2011 e costruzioni in corso (pdf 179 kb)
L'inceneritore della Basf brucia, 24 ore su 24, circa 4 tonnellate al giorno di Rifiuti tossici, nocivi e pericolosi. I volumi dei fumi ed i loro contenuti sono monitorati in continuo e sono disponibili sul sito della Basf dove è possibile registrarsi al seguente indirizzo : http://212.25.190.186/sme/
I fumi sono trattati, per cui normalmente non si vedono: il camino sembra spento, invece vengono mediamente emessi nell'ambiente 7.000 mc/ora. Con l'accesso al sito della Basf si possono conoscere, oltre ai volumi dei fumi emessi ogni giorno anche le concentrazioni delle sostanze tossiche e delle polveri emesse nell'aria per 1mc/ora. Tali valori non devono superare i limiti imposti dall'Autorizzazione. Tutti i dati sono riportati a fine giornata come media giornaliera, ma l'A.I.A. prevede che debbano essere resi disponibili dalla Basf in tempo reale.
Invitiamo TUTTI i CITTADINI a registrarsi al sito della Basf e controllare i dati dell'inceneritore: http://212.25.190.186/sme/
Dati sulle concentrazioni delle sostanze inquinanti emesse dall'inceneritore per mese ed anno (pdf 95,9 kb)