L'inquinamento elettromagnetico acquista particolare significato
in questo territorio per la presenza concomitante di 4 ripetitori per
telefonia mobile, numerosi Radar e Ponti radio delle Aziende
Elettroniche della Tiburtina Valley e per una importante centrale
elettrica dell'Acea da dove si diramano 4 triadi di 160.000 volt su
tralicci che attraversano i centri abitati. In considerazione
dell'effetto sommatorio di tali presenze la ASL RMB ha redatto un
documento nel quale dichiara
"si ritiene opportuno suggerire al
Comune di inserire l'area in questione tra quelle dove la vigilanza
ambientale assume carattere di priorità, comunicandoci
altresì i risultati della stessa per ogni possibile
considerazione di carattere sanitario".
La mattina del
15 aprile 2004 gli abitanti di Settecamini si
svegliano e si trovano davanti alle case un nuovo immenso traliccio.
Dietro agli Studi della Titanus stava nascendo una nuova antenna alta
50 metri per Ponti Radio. Come accade sempre in questi casi, le
autorizzazioni risalivano al dicembre 2002. Viene preparato subito un
volantino informativo ed un documento che i cittadini firmano Sabato 17
aprile.
La mattina del
18 aprile 2004 i cittadini si presentarono davanti agli stabilimenti di Mediaset in Via Tiburtina organizzando un Sit-in di protesta.
Nel frattempo si attivavano subito l'Assessore all'Ambiente e Vice
presidente del V Municipio, Sig. Maurizio Cocciolo, e l'On. Angelo
Bonelli capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio. Quest'ultimo preparava
subito un documento con la richiesta di sospensione dei lavori e revoca
delle autorizzazioni
Veniva indetta un'Assemblea Pubblica per sabato 24 Aprile 2004 per
discutere di questo problema e del Casello sullo svincolo con l'A-24 di
prossima apertura.
All'assemblea erano stati invitati Presidente e Vice-Presidente del V
Municipio e i capigruppo di tutti i partiti politici del Municipio e
della Regione Lazio. La partecipazione all'Assemblea è stata
massiccia, la sala del teatro era affollata.
Sono intervenuti l'On. Bonelli dei Verdi della Regione Lazio, e i
capigruppo del V Municipio: Pomponi (PRC), Campana (DS), Remoli (L.C.
per Veltroni) e Acchiardi (Margherita). Alla fine si è
presentato ed è intervenuto anche il Presidente del V Municipio
On. Caradonna.
L'On. Bonelli e il consigliere Pomponi proponevano una serie di
iniziative concrete di carattere tecnico-amministrativo nei confronti
delle Istituzioni del Comune e della Regione per arrivare alla
sospensione o alla revoca dell'autorizzazione.
Una Fiaccolata di protesta con grande partecipazione di
cittadini si è svolta il giorno successivo lungo la via
Tiburtina. Il Vice Presidente e Assessore all'Ambiente del V Municipio,
Maurizio Cocciolo, spiegava che il Presidente Caradonna aveva chiesto
la sospensione dei lavori per motivi di ordine pubblico.
Venerdì 4 giugno i Comitati e i Cittadini hanno avuto un
incontro con l'Assessore D'Alessandro a Settecamini in merito
all'autorizzazione per il traliccio della Titanus rilasciata dal IX
Dip. del Comune di Roma. I Comitati evidenziavano all'Assessore i
numerosi elementi di difformità con le norme vigenti riscontrati
in base alla documentazione in loro possesso.
Mentre l'Assessore, da parte sua, prometteva ulteriori approfondimenti
prima di dare una risposta, i Comitati decidevano di redigere un
documento per chiedere ufficialmente risposte scritte e circostanziate.
Mercoledì 23 giugno l'Assessore D'alessandro ha
incontrato i Cittadini e i Comitati presso la Casa del Popolo di
Settecamini per comunicare le sue decisioni che sembrano orientate alla
revoca dell'Autorizzazione.
L'ultimo martedì del mese è stato festivo (S. Pietro e
Paolo) e la riunione del "Comitato per l'Ambiente e la
Vivibilità di Case Rosse e Settecamini" è saltata. Per
questo è stata spostata al martedì successivo, 6 LUGLIO
alle ore 21 presso i locali della Parrocchia di Case Rosse.
L'argomento principale era il Traliccio che, nonostante la revoca
dell'Assessore D'Alessandro, sembrava ben lungi dall'essere abbattutto.
Di questo e delle strategie da adottare se ne sarebbe parlato nella
riunione. Purtroppo anche questa riunione è andata deserta.
Il 29 Luglio 2004 lI IX Dipartimento del Comune di Roma emetteva
un atto ufficiale di REVOCA dell'Autorizzazione invitando la
Società costruttrice a "provvedere alla disattivazione ed alla
rimozione dell'impianto e quindi al ripristino dello stato dei luoghi".
Ovviamente la Società di Mediaset ha fatto subito ricorso al TAR
del Lazio, il quale nei giorni successivi Le ha dato ragione e i lavori
di completamento del Traliccio sono ripresi. Così il traliccio
è diventato definitivo.
Il TRALICCIO di Mediaset è stato legittimato!
Questa è una
grande sconfitta sulla quale i Cittadini devono riflettere
per evitare di commettere gli stessi errori in futuro.
Il neo Comitato per l'Ambiente e la Vivibilità del Territorio di
Case Rosse e Settecamini, nato proprio in occasione delle prime
manifestazioni per il traliccio, aveva previsto questa evoluzione dei
fatti e aveva suggerito una sola strada percorribile per abbattere il
traliccio e cioè che
il
Comune di Roma utilizzasse la minaccia di Revoca dell'autorizzazione
come strumento di trattativa con Mediaset, per proporre alla fine una
sede alternativa per la dislocazione del traliccio.
Questa strada, probabilmente onerosa per il Comune di Roma, avrebbe
richiesto una grande partecipazione di Cittadini per sollecitarla. Ma i
Cittadini già ai primi di Luglio erano ormai in vacanza. Come
succede spesso le battaglie si perdono proprio in questo periodo.
Ora, a cose fatte e per non subire ulteriori effetti negativi del
Traliccio, i Cittadini dovranno vigilare affinchè non si
aggiungano su di esso nuove antenne a "Diffusione" per la telefonia
mobile. Inoltre essi dovranno pretendere che l'Assessore D'Alessandro
mantenga l'impegno preso a Luglio di monitorare le onde
elettromagnetiche di tutto il territorio, comprese quelle del nuovo
traliccio.
TUTTO QUESTO lo devono fare i Cittadini che sono
interessati a risolvere il Problema utilizzando il Comitato come
strumento o portavoce.
I COMITATI indipendenti sono solo quelli fatti dai cittadini che
volontariamente danno il proprio contributo senza dover rispondere a
nessuna forza politica!
Questo capitolo si chiude con amarezza, ma con la speranza che sia
servito di lezione per l'altra importante battaglia che è quella
dell'inquinamento ambientale.